5 febbraio 2021
Il modello di governance introdotto dal progetto LIFE PHOENIX

Implementare un modello di governance per le situazioni di contaminazione ambientale, in particolare da sostanze inquinanti emergenti, è l’obiettivo principale di LIFE PHOENIX, progetto che raccoglie la necessità di un approccio olistico nell'affrontare questioni con impatto sulla salute umana. La governance, e quindi la gestione di una situazione problematica, porta con sé concetti come l'analisi del rischio e la programmazione della sorveglianza e dei controlli. Si tratta di una metodologia chiara basata su un approccio inter-istituzionale e multidisciplinare sui temi dell’Ambiente e della Salute.

Il modello di governance implementato con il progetto LIFE PHOENIX ha supportato l’obiettivo di far dotare la Regione del Veneto di una Commissione Ambiente e Salute. Questo tavolo di lavoro, istituito con provvedimento di Giunta, ha come componenti tutti i dirigenti delle strutture regionali con competenze sui temi ambiente e salute, insieme ai referenti dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale (ARPA). Il tavolo prevede inoltre la partecipazione di altri Enti e Agenzie territoriali impegnati su tali temi.

Nella sua azione, la Commissione Ambiente e Salute viene supportata da un Comitato tecnico-scientifico (un panel multidisciplinare di esperti provenienti da accademie e centri di ricerca di rilevanza regionale e nazionale) che, partendo dalla propria conoscenza e sostenuto dai sistemi innovativi progettati con LIFE PHOENIX, come il data warehouse o il modello predittivo di trasporto degli inquinanti, fornisce alla Commissione le possibili soluzioni per mitigare il rischio e per gestire la contaminazione ambientale. Al termine delle valutazioni, la Commissione Ambiente e Salute riferisce ai decisori politici in merito all’opportunità di adottare determinate soluzioni tecniche per affrontare l’emergenza.

Il modello gioca la sua sfida non solo su una gestione tempestiva ed efficace di un evento di contaminazione, prendendo in esame il territorio regionale tramite un’accurata analisi del rischio, ma anche sulla prevenzione di possibili eventi di inquinamento, valutando l’eventuale pericolo attraverso il monitoraggio sistematico di alcuni indicatori sentinella.

Sostanziandosi nel concetto di “Rete Ambiente e Salute”, questo modello è idealmente vicino ad alcune metodologie già previste in ambito europeo, che dovranno a breve essere recepite dagli Stati Membri. Un esempio sono i Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA), che costituiscono un approccio innovativo basato sull'analisi di rischio, volto a garantire la sicurezza dei sistemi di fornitura idropotabile. I PSA sono stati introdotti nell'ordinamento nazionale con Decreto del Ministero della Salute del 14 giugno 2017, che ha recepito la Direttiva UE 2015/1787.

Anche i programmi Next Generation EU e Green Deal, infine, stanno stimolando sempre più gli Stati europei a creare reti negli ambiti Ambiente e Salute, seguendo la logica della condivisione dei dati ambientali e sanitari a disposizione delle strutture territoriali e centrali competenti su tali temi.